... e ricordate di dare un occhio anche alla Galleria di immagini!

Maggio 2020- Scienze... a distanza!

 

Aprile 2020- Arte e tecnologia... a distanza!

Una breve presentazione di alcuni lavori.

 

Aprile 2020- Gli alunni di classe 1A riflettono sull'emergenza Coronavirus

Dopo aver letto insieme l'intervista rilasciata da papa Francesco a Repubblica, ho invitato i ragazzi a fare loro stessi una intervista a parenti o amici sul periodo che stiamo vivendo; hanno pensato alle domande, hanno creato un titolo in stile giornalistico e hanno prodotto...sono stati bravi! 

Prof Enrica Franchi

Intervista a Micol Rubulotta: Gli stati d’animo delle persone in questo periodo; come vive questo periodo una bambina di 9 anni rispetto a un adulto di 50 anni

Di Daniel Rubulotta

Come ti senti?

b) In questo periodo mi sento abbastanza bene.

a) In generale mi sento bene a parte qualche preoccupazione in più rispetto a prima.

Cosa fai per far sì che questo periodo non sia sprecato?

b) Io per far sì che questo periodo non sia sprecato vado da mia nonna, visto che ha un giardino, vado a giocare fuori ed allenarmi.

a) Cerco di recuperare il tempo che non avevo fino a ieri per stare assieme alla mia famiglia. Cerco di sistemare le cose di casa che non potevo fare per mancanza di tempo.

Come sono cambiate le tue abitudini?

b) Le mie abitudini sono cambiate perchè prima mi svegliavo presto per andare a scuola e adesso non mi sveglio più presto per andare a scuola.

a) In genere, visto che sono a casa dal lavoro, le mie abitudini sono state stravolte, ma pensando positivo ho molto più tempo per me. Adesso do la priorità a delle piccole cose a cui prima non davo importanza.

Com’è adesso il rapporto con la gente in generale?

b) Il rapporto in generale con la gente è meno intenso di prima.

a) A causa del virus siamo costretti a stare più distanti, ma nonostante ciò ci stiamo riscoprendo più vicini a livello umano. Vedo e sento che tra le persone c’è più comprensione e benevolenza.

Quali sono le tue paure?

b) Le mie paure sono che i miei famigliari possano prendere il corona virus e visto che i miei genitori possono perdere il posto di lavoro che non guadagnino più.

a) La paura più grande è che questo periodo possa durare a lungo e che, quando tutto passerà, ci saranno effetti pesanti per le famiglie Italiane, oltretutto avendo genitori anziani, mi preoccupo per la loro salute.

Un consiglio per vivere al meglio questo periodo.

b) Un consiglio per vivere al meglio questo periodo è di stare a casa.

a) In generale cercare sempre di pensare positivo e di goderci al massimo il tempo libero che questo periodo ci sta dando.

 

Casa 19/03/2020: Intervista a Omar Jendoubi

di Ajoub Jendoubi

Omar: “Bisogna stare a casa e rispettare le leggi”

Buongiorno Omar come stai

Omar: tutto bene

Vorrei porti un po’ di domande, riguardanti questa quarantena. Come vivi questa situazione?

Omar: sono Tranquillo, credo che le istituzioni facciano il loro dovere, e riusciranno a fermare questa pandemia.

Intuisco dalle tue parole che tu sei a favore di questa quarantena

Omar: si sono a favore di questa quarantena e credo che l’unico modo per fermare la pandemia sia proprio questo.

Quindi come la vivi questa quarantena?

Omar: abbastanza bene certo che stare a casa per un mese o anche di è un po' stancante, ma cerco di passare il tempo, trovandomi delle cose da fare

Potresti specificare cosa fai!

Omar: mi tengo occupato in primis con la scuola, dato che con la didattica a distanza devo studiare ed ho sempre, compiti da svolgere, poi nel tempo libero guardo un po’ la tv, faccio un po’ di esercizio fisico, faccio chiamate con un po’ di amici e sto un po’ al computer

Ti pesa questa didattica a distanza?

Omar: devo dire che in certi momenti sì, è diverso seguire la lezione dal vivo che da un display, però ci dobbiamo adattare, per andare avanti con il programma, soprattutto per me che quest’anno devo fare la maturità.

Credi che sia prorogato il ritorno a scuola?

Omar: sì seguendo le news, sembra proprio che sarà prorogato.

E dei tuoi esami di stato cosa ne pensi?

Omar: pure in questo ambito cerco di tenermi informato, è un argomento che mi tocca da molto vicino, perché è Una cosa nuova per me e per i miei compagni di classe!

Buona sera Omar.

 

INTERVISTA A MIA MAMMA VALENTINA: Trovarsi davanti ad un nemici invisibile e impalpabile

Di Vergani Nicolò

CISLAGO

COME STAI?

“ Sto bene fisicamente ma molto male mentalmente. Tutti i giorni sono uguali. Ci si alza, si fa colazione, vi aiuto con i compiti e intanto rassetto casa. Le giornate sembrano non finire mai, la

stessa routine tutti i giorni ormai da un mese. E’ veramente snervante.”

COSA TI MANCA ?

Mi manca uscire al mattino per portarvi a scuola, mi manca la nonna e le zie e le mie amiche che non vedo da tanto ma sento solo per telefono, mi mancano le passeggiate con il tuo fratellino Stefano, mi manca la mia quotidianità e la mia libertà. Mi manca non poter andare a trovare il nonno al cimitero ed entrare in Chiesa con tua sorella prima della scuola per accendere una candela.

COSA TI RENDE TRISTE?

Sono triste per voi, vi vedo stanchi, annoiati e con una gran voglia di rivedere i vostri amici, i vostri compagni di classe, andare agli allenamenti, uscire per andare a tirare quattro calci al pallone. Sono anche preoccupata per la scuola, io vi posso aiutare ma non posso sostituirmi ai vostri professori e maestre e ho paura che possiate rimanere indietro con il programma.

COME PENSI SI RISOLVERA’ LA SITUAZIONE?

Sicuramente ci vorrà molto tempo, credo che il vostro anno scolastico sia finito il 24 Febbraio. Sicuramente questa pandemia avrà una fine ma per ora la strada è ancora lunga e tutta i salita. Quello che possiamo fare è rispettare le regole e stare a casa. Mi auguro che i medici possano trovare una cura o un vaccino il prima possibile.

 

L'intervista a nonna Gianna

di Riccardo Minorini

 

Dal quotidiano di Noemi Mantegazza del 25.3.2020

Intervista a Giada Larghi: NOTIZIE DALLA CASA DI GIADA SU COME STA VIVENDO QUESTI GIORNI DI QUARANTENA.

“Preoccupazione e speranza“

di Noemi Mantegazza

Caronno Pertusella – Giada, 39 anni vive a Caronno Pertusella; è sposata ed ha due figli una di 15 anni e uno di 5, lavora presso un negozio di abbigliamento e da quando è comparso questo virus è rimasta a casa dal posto di lavoro.

COSA PENSI DELLA CHIUSURA TOTALE DEI SERVIZI NON ESSENZIALI?

“Secondo me lo Stato ha fatto bene a chiudere tutto tranne supermercati e farmacie”. Sono parole di Giada che in questi giorni di quarantena si è dedicata di più alla famiglia perché prima con il lavoro il tempo che aveva era veramente poco. Ora gioca di più con i figli, li aiuta a fare i compiti e sta molto più vicino a sua madre che non essendo una ragazzina ma avendo 81 anni, ha bisogno di una mano. Questi giorni le stanno facendo riscoprire l’importanza dell’aiutare e del fare del bene agli altri. Quando era presa solo ed esclusivamente dal lavoro, non si rendeva conto che non c’è solo quello ma anche la famiglia.

PENSI CHE QUESTA EMERGENZA FINIRA’ PRESTO?

“Secondo me ci vorrà un po' di tempo prima che il virus venga debellato perché non hanno ancora trovato un vaccino specifico per curare le persone che sono state contagiate. Purtroppo una piccola parte di persone non capiscono che è una cosa molto seria quindi continuano a fare di testa loro e non rispettano le ordinanze emesse dal Governo che invitano a rimanere a casa”.

SECONDO TE LO STATO HA PRESO ABBASTANZA MISURE PER PREVENIRE QUESTA PANDEMIA?

“Essendo il primo paese europeo ad essere coinvolto in questa emergenza, ha cercato nel bene e nel male di fare tesoro delle misure contenitive messe in atto dal governo cinese” 

QUANDO TORNEREMO FINALMENTE ALLA NORMALITA’, QUAL E’ LA PRIMA COSA CHE FARAI?

“Sicuramente abbracciare e baciare le persone a me care, fare una gita con la bicicletta visto che la bella stagione è alle porte e gustarmi un grosso cono gelato del mio gusto preferito”.

 

Aprile 2020- Gli alunni di terza riflettono, in francese, sull'emergenza Coronavirus

ABIS SERENA 3C

(…) Je voudrais retourner à l’école, embrasser mes amis, sortir avec eux ... mais tout ça maintenant est seulement un rêve, un rêve où je voudrais vivre. Toutefois pendant la journée je fais mes devoirs, j’écoute de la musique, je regarde la télé, je tchatte avec mes amis et je regarde des films avec mes parents. L'Italie maintenant passe un moment moche mais puis, quand je vois sur les balcons des maisons les italiens qui chantent ensemble l’hymne national, je me sens fièrement italienne, et je sais que tout passera, que nous arriverons à résoudre cette situation.

 

ALESSIA BERMATICO 3C

L'école me manque beaucoup, en particulier mes copains. Ce n'est pas toujours facile de faire les devoirs sans avoir suivi les cours mais mes copains et moi, nous sommes très unis et on les fait ensemble. Je suis très préoccupée parce que j'ai peur que cette période se termine très tard. Je veux que tout se termine et j’ai envie de recomencer à vivre normalement. Dans cette période il y a aussi des aspects positifs : j'ai plus de temps pour moi, je peux cuisiner plus de tartes aux pommes, biscuits, gâteaux au chocolat ... je peux regarder ma série télé préférée.

 

CADEDDU MANUEL 3A

La bonne chose est que je peux me lever tard ; je n’ai pas le souci de préparer mon sac. Malgré tout je regrette de ne pas pouvoir rencontrer mes amis et mes grands-parents, mon professeur Nunzio et mon oncle. J’aimerais que ce virus n’existe pas, pour bouleverser la vie du monde entier.

 

DI MANNA DIEGO 3B

Dans ces journées j’ai réalisé l’importance de la famille et l’importance de la nature et à quel point les choses que l’on fait tous les jours sont importantes. La possibilité d’aller à l’école avec mes amis me manque, les cours de mes professeurs aussi me manquent un peu.

 

GIANNETTA GAIA 3B

Pendant cette période, je peux passer plus de temps avec ma famille et continuer à étudier. Mes amis et tous mes proches me manquent, mais grâce à la technologie, je peux rester en contact même avec un message ou un appel. J’espère que tout cela peut se terminer rapidement et devenir un souvenir loin.

 

ILACQUA AMBRA 3A

Pour moi les aspects positifs de cette période sont que les gens ont plus de temps pour faire les choses qu'ils préfèrent, on reste plus de temps avec nos familles. Je me préoccupe pour l’examen mais principalement pour la santé de ma famille et de tout le monde, mais je sais que tout va se régler et je peux me tranquilliser.

 

MONACHINO ANDREA 3C

Dans cette période j’ai envie de jouer au football, de rire avec mes amis et d’avoir la liberté de sortir, de me promener en plein air dans les rues de la ville et de faire une excursion à vélo. J’espère que cette période en peu “forcée” passe rapidement, mais je suis préoccupé pour l’économie Italienne et pour mon examen de troisième année. Les aspects positifs sont : collaborer avec ma famille tous les jours, se disputer et faire la paix et l'importance d'être unis !

 

PALELLA RICCARDO 3C

(…) dans cette période particulière je dois admettre que je préfère aller à l’école parce que tous mes copains et naturellement tous les professeurs me manquent. Dans cette période un peu étrange il y a beaucoup d’aspects positifs: je peux me réveiller plus tard (probablement trop tard), je ne dois pas rester à l’école de 8h à 2h donc je peux organiser l’étude comme je préfère, je peux jouer avec mon frère et ma sœur (…) je peux faire des choses que j’aime mais que je n'ai jamais fait, par exemple hier j’ai cuisiné pour ma famille. Je peux aussi me dédier à mes passions, je peux regarder beaucoup de séries télé, je peux écouter de la musique. Voici autres aspects négatifs : on ne peut pas voir nos amis, on peut les voir seulement avec nos portables mais ce n’est pas comme les voir au parc, par exemple; j’ai besoins de sortir, rester tous les jours à la maison est très difficile.

 

SACCO ALESSIA 3B

Dans cette période nous devons apprécier les choses que nous avons, ça me manque de pouvoir rire avec mes amis, de pouvoir sortir avec ces belles journées. J'ai peur de passer cet été à la maison. J'espère que cette période se termine bientôt.

 

TRISTAN ANA 3B

Le soir je mange avec ma famille et je passe plus de temps avec eux, même si j’ai nostalgie de me lever tôt le matin pour aller á l'école et je voudrais revoir mes copines et mes professeurs, je suis préoccupée de ne pas pouvoir retourner à l'école.

 

VERGA BEATRICE 3C

Nous sommes en train de vivre un période très bizarre: les élèves ne peuvent pas aller à l’école et les adultes ne doivent pas aller au travail. On est en train de rester à la maison; donc, nous avons beaucoup de temps pour faire des activités que nous adorons. Les rythmes sont ralentis et on se relaxe. L’aspect négatif de cette période est que tous les élèves e tous les adultes veulent sortir (et moi aussi!) parce que à tous manque le contact avec les autres. Heureusement, il y a la technologie, qui est vraiment une aide!

 

YZEIRAJ TEA 3A

Au cours de ces semaines, il y a eu un peu d'anxiété à propos de ce qui se passe, mais il y a beaucoup de choses positives: bien sûr, je peux me coucher un peu plus tard et je peux me réveiller plus tard. (…) il y a beaucoup d’activités à faire à la maison, tous seuls ou avec nos familles. Mais, je suis très triste parce que je ne vois plus mes amis, je ne vois plus les professeurs qui me manquent aussi. (…) Une autre chose négative est que nous ne pouvons pas sortir, nous ne pouvons pas voir nos amis, nos grands-parents qui n’habitent pas à Cislago, nous ne pouvons pas inviter nos amis à la maison, nous devons rester à 1 mètre de loin ... Mais, je pense que cette période est très importante pour grandir, pour faire d’autres activités, pour vivre plus au contact avec nos familles et pour nous dédier à nos passe-temps préférés.

Dicembre 2019- Noi facciamo una super-merenda... grazie ai ragazzi ed al nostro super gruppo di sostegno, prof ed educatrici!

2019 20 merenda super

30 novembre- 18 e 19 dicembre 2019- Aiutiamo il Banco alimentare

Il 30 novembre un nutrito gruppo di alunni di seconda media hanno presidiato, suddivisi in più turni, il supermercato LiDL di Cislago per dare una mano ai volontari della Caritas che avevano organizzato l'annuale raccolta di cibo per il Banco alimentare. L'attività era stata preceduta da un incontro di presentazione, in classe, tenuto da alcuni responsabili di zona del Banco, ed è stata seguita nelle settimane successive da un'altra attività presso il magazzino di Gerenzano, cioè la preparazione di pacchi alimentari per le persone bisognose. I ragazzi hanno partecipato con entusiasmo... un grazie! grande grande a tutti loro!

La 2A alla Colletta alimentare nazionaleLa 2B prepara i pacchi alimentari

(Vedi altre foto nella Galleria)      

Novembre 2019- Incontro con le volontarie del Commercio Equo-solidale

Le classi seconde hanno avuto questa bella opportunità che ha permesso loro di conoscere questa realtà nel modo che illustra benissimo uno dei nostri alunni.

RELAZIONE DELL’ INCONTRO DEL 13/11/2019

cartello

Mercoledì nelle prime due ore di scuola sono venute due volontarie dell’associazione il Sandalo. Le signore ci hanno detto che nel negozio di Saronno vendono dei prodotti  che provengono dai paesi  del mondo che sono più poveri. Ci hanno spiegato che se andiamo a comprare questi prodotti, facciamo bene perché li aiutiamo e li sosteniamo economicamente.

Abbiamo fatto un gioco di ruolo per capire come vivono e lavorano le persone che abitano in Equador, un paese povero del sud America. Ci siamo divisi in squadre di produttori di fagioli. Ogni famiglia aveva a disposizione tre tipi di fagioli (BAYO, ALEGRI, NERI) da coltivare in cinque stagioni e dei dollari. Durante ogni stagione c’erano degli imprevisti che potevano distruggere  il raccolto tipo invasione di lumache, tempeste, conigli che mangiavano le foglie delle piante, muffe. La famiglia rischiava di perdere tutte le piante e rimanere senza guadagno, quindi si doveva decidere insieme quali semi piantare e come gestire i semi e i soldi che aveva.

La nostra famiglia di contadini si chiamava Neira ed era composta da me, Emily, Tommi, Natan e Nicole. La nostra squadra purtroppo ha  perso perché non abbiamo coltivato bene i semi non e abbiamo perso anche i soldi. Questo gioco mi ha fatto capire come è difficile la vita dei contadini che vivono nei paesi poveri. Sono uomini, donne e anche bambini che lavorano tanto, ma che non sempre vedono rispettati i loro diritti perché magari non sono pagati molto per il duro lavoro che fanno. E’ bello poter aiutare queste popolazioni comprando i prodotti che coltivano, perché è un gesto di solidarietà che se facciamo tutti, può dare una grossa mano al loro sviluppo e può migliorare la loro vita.

Anatoli Zoppei, 2A

IL MONDO E’ BELLO PERCHE’ E’ VARIO

L’11 novembre 2019 in mattinata sono venute due volontarie dell’associazione il Sandalo di Saronno, negozio che si occupa della vendita di prodotti equo e solidali. In questo negozio si possono trovare prodotti alimentari, abbigliamento, articoli da regalo ed altre cose che hanno le caratteristiche principali di essere prodotti creati e lavorati senza lo sfruttamento dei lavoratori e degli artigiani che ricevono un compenso equo e giusto nel rispetto dei loro diritti e la loro sicurezza.
Un'altra cosa molto positiva è che le materie prime utilizzate per la produzione di alimenti o di abbigliamento sono ricavate da agricoltura che non utilizza prodotti chimici e che non inquina la terra e l’ambiente.


Abbiamo fatto un gioco consisteva nel fare gli agricoltori di fagioli: ci siamo divisi in gruppi da cinque ragazzi e ogni gruppo aveva un nome diverso, lo scopo del gioco era avere più fagioli e quindi più soldi. Ogni fagiolo aveva una caratteristica diversa. Il mio gruppo non è riuscito avincere, però ci siamo divertiti lo stesso.


Alla fine abbiamo visto un video che parlava del commercio equo e solidale.


Io ho passato una mattinata divertente ma anche interessante e ho capito anche che se ognuno di noi comprasse da loro anche le grandi aziende dovrebbero adeguarsi a cosa vuole la gente e non ci sarebbe lo sfruttamento.

Yuri Rossi, 2A

Novembre 2019- Le classi seconde al Castello Sforzesco di Milano

Nei primi giorni di novembre gli alunni di classe seconda si sono recate con il treno al Castello Sforzesco. Nella prima parte della mattinata i ragazzi si sono cimentati nel ruolo di guida, infatti ciascuno si era preparato una spiegazione su una parte del Castello, anche se purtroppo sono dovuti restare al riparo del porticato della Corte ducale, senza poter girare come avrebbero voluto a causa della pioggia che non ha dato tregua. Inoltre hanno partecipato ad un laboratorio artistico, dove un'esperta ha fatto provare loro diverse tecniche di disegno utilizzate anche dal grande Leonardo da Vinci, di cui ricorre quest'anno il quinto centenario dalla morte.

cartello    

(Vedi altre foto nella Galleria)

Proprio per questa speciale occasione, al Castello Sforzesco è stata riaperta al pubblico, dopo una lunga opera di restauro, la Sala delle Asse dipinta dal grande genio su commissione di Ludovico il Moro ma andata poi rovinata. Grazie a una tribuna, i ragazzi hanno potuto ammirare da vicino il famoso monocromo e scoprire altre eccezionali tracce di disegno preparatorio raffiguranti sfondi paesaggistici, tronchi, rami e foglie, emersi durante il restauro. Un’installazione multimediale ha guidato nella lettura della grandiosa opera: ne trovate con questo link al Corriere Tv un ottimo video.

10-25 ottobre 2019 - Eu Code Week: noi c'eravamo!

Mappa di Eu code week con le attività di coding proposte nella Scuola media

Il certificato rilasciato alle classi seconde per la loro partecipazione ad Eu Code Week

26 settembre 2019 - Giornata europea delle lingue

cartello

Nel 2001 il Consiglio d’Europa ha deciso di istituire la Giornata Europea delle Lingue nella convinzione che la diversità linguistica sia uno strumento per ottenere una migliore comprensione interculturale e un elemento chiave nel ricco patrimonio culturale del nostro continente.

La scuola media “Aldo Moro” ha deciso di partecipare a questa iniziativa chiedendo ai ragazzi di preparare dei lavori che rappresentassero bandiere e saluti, traduzioni di frasi, cibi e simboli dei vari paesi del mondo.

Gli alunni hanno aderito con entusiasmo alla proposta producendo scritte, disegni e immagini che hanno colorato e rallegrato l’atrio della scuola portando il mondo a Cislago.

Ciò che ci ha spinto ad aderire a questo progetto è stato il desiderio di condividere con gli studenti la nostra passione per le lingue, convinte del fatto che studiare una lingua straniera significhi aprirsi a diverse culture e proiettarsi verso l’inclusione.

Le insegnanti di lingue

“A me questa giornata e le attivita’ svolte sono piaciute molto, soprattutto per il messaggio che hanno voluto mandare: sensibilizzare riguardo alla necessita’ di sviluppare  la conoscenza di due o piu’ lingue in modo che non ci siano barriere linguistiche. Le lingue sono lo specchio di un popolo e della sua cultura e tutte sono, per questo, importanti.” (Isabella Landonio, 3D).

“E’stata un’esperienza fantastica che ha coinvolto tutti e tutto il mondo anche solo tramite una foto, un vestito, un disegno. Questo e’ uno dei tanti significati di questa giornata: l’inclusione, indipendentemente dal colore della pelle o dalla provenienza o dalla lingua parlata.” (Rebecca Toscani, 3D)

“Lo studio di diverse lingue ci rende persone piu’ aperte al cambiamento della societa’. Lo scopo di questa giornata e’, infatti, incoraggiare l’apprendimento delle lingue straniere per promuovere e difendere allo stesso tempo la diversita’ linguistica, che non e’un difetto o qualcosa da nascondere ma un pregio che va valorizzato al meglio.” (Beatrice Verga 3C).

“Conoscere un’altra lingua significa avere una seconda anima .” (Aurora Lanzani, 3B)